Intervista al System Integrator Team: le risposte dei nostri esperti
Quando la rete internet, più di 70 anni fa, venne sfruttata per scopi militari, l’esigenza era riuscire a comunicare senza farsi intercettare. Lo scopo della rete e della connessione internet è rimasto invariato in tutti questi anni; una rete di computer deve essere sempre più capace di garantire una condivisione continua, sicura e veloce di dati ed informazioni, anche in caso di eventuali anomalie ed eventi imprevisti.
Vediamo insieme chi sono e cosa ci raccontano i nostri esperti certificati di System Integrator Stefano ed Andrea.
1 · Qual è la missione di un System Integrator?
Il System Integrator si occupa di progettare e costruire un’infrastruttura informatica facendo comunicare tra di loro i diversi strumenti informatici presenti nella rete aziendale, di creare un valore aggiunto unendo piattaforme, sistemi operativi, tecnologie e risorse. Gli spazi e gli ambiti possono variare enormemente a seconda di quali sono gli attori coinvolti ed i modi in cui questi devono comunicare tra loro. Può quindi partire dall’utilizzare console precostruite per impostare i corretti valori necessari all’integrazione, ed arrivare fino al creare da zero questi strumenti per disegnare nuove infrastrutture.
2· Paragoneresti il tuo ruolo a quello di un architetto?
Come un architetto mette in campo il suo know-how per progettare costruzioni uniche, funzionali e che rispondano a determinati requisiti, anche il System Integrator concilia componenti eterogenei, li mette in comunicazione tra loro, e crea un sistema disegnato su misura; entrambe le figure si occupano di costruire delle basi da cui poi far nascere molto di più.
Tuttavia trovo il ruolo di architetto molto più vicino al lato artistico di quanto non lo sia il nostro ruolo di system integrator, che si basa più che altro su conoscenze tecniche e la capacità di integrare queste conoscenze tra loro al momento opportuno. Magari però ho solo visto troppe volte How I Met Your Mother.
3· Se dovessi spiegare ad un bambino che cos’è un datacenter, cosa gli racconteresti?
Un datacenter è come una città. I suoi confini sono protetti da mura, l’ingresso e l’uscita della città vengono sempre controllati; esattamente come in un datacenter, i firewall controllano il traffico di dati che entrano ed escono. Nelle città abbiamo magazzini e fabbriche; mentre in un datacenter esistono computer preposti a immagazzinare i dati e conservarli che poi altri dispositivi elaborano per ottenere le informazioni che vogliamo. Possiamo considerare un datacenter come una città virtualizzata dove “giocano” gli adulti.
4· E un network?
La rete è paragonabile alle strade della città; esse mettono in comunicazione tutte le abitazioni, i computer ed i dispositivi IT presenti in un’azienda (e non solo). Il sistema viario è stato creato per far viaggiare merci e persone, mentre la rete informatica è pensata per trasportare informazioni.
5· Qual è il requisito fondamentale che deve considerare un’azienda oggi per ritenere la propria infrastruttura informatica al passo con l’evoluzione tecnologica?
L’industria 4.0 è la prossima grande sfida che attende tutte le aziende del mondo. Oggi non è più sufficiente avere un’infrastruttura informatica tecnologicamente performante. Integrare tra loro i vari strumenti aziendali nel modo più uniforme possibile è sicuramente il più grosso miglioramento tecnologico che si possa prevedere nel breve e nel medio periodo. L’infrastruttura informatica di oggi deve essere:
- agile e quindi reagire velocemente alle nuove esigenze aziendali;
- affidabile e disponibile: le informazioni devono essere reperibili in tempo reale
- sicura per garantire l’integrità e la riservatezza delle informazioni.
6· Per assicurare performance ottimali, ogni quanto tempo deve essere mantenuta la propria infrastruttura informatica?
L’infrastruttura informatica sta diventando la spina dorsale di tutte le aziende e ormai ogni processo è basato su una qualche elaborazione elettronica. Un’interruzione dei servizi informatici causa un blocco di altri processi aziendali. La manutenzione, il monitoraggio e un’attenta progettazione sono la chiave per prevenire disservizi. Più saranno i controlli e gli interventi di manutenzione ordinaria e meno gli interventi emergenziali necessari. E probabilmente meno saranno anche i costi, chi più investe meno spende è un motto che vale tantissimo anche nell’informatica.
7· Secondo Bill Gates “Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negli ultimi cinquanta.” Cosa prevedi per il futuro?
La sempre crescente interconnessione tra tutti gli strumenti aziendali porterà a una sostanziale modifica di quello che oggi concepiamo come lavoro. Cambierà il modo in cui eseguiamo i lavori, che diventeranno sempre più di controllo e a supporto della sicurezza per le mansioni operative vere e proprie vista la semplificazione che gli strumenti tecnologici stanno portando. Cambierà il quando farlo, come farlo, diventando più flessibile e asincrono rispetto alle esigenze personali e aziendali. E cambierà soprattutto il dove farlo, in quanto la presenza fisica diventerà sempre meno determinante per molti lavori e lo smart working diventerà la norma, come stiamo vedendo in questi mesi in seguito al lockdown e al distanziamento sociale.
8· Che domanda consiglieresti ad un’azienda di porsi per fare una prima valutazione sulla sua infrastruttura informatica?
Le aziende dovrebbero chiedersi qual è il grado di affidabilità della loro infrastruttura: essere a conoscenza degli eventuali single point of failure e sapere in anticipo come reagire ad un guasto. Non è semplice accorgersene autonomamente. Molto spesso si tende a dare per assodati certi funzionamenti o pratiche senza chiedersi il perché e si finisce col “non vedere” i problemi che agli occhi di un consulente esterno risultano lampanti. Il più classico degli esempi potrebbe essere il “quando fa così, riavvio” legato ad un qualunque servizio o sistema aziendale che smette di funzionare e che, per prassi, viene riavviato senza chiedersi veramente se sia possibile risolvere il problema definitivamente.
Il miglioramento del sistema è un progresso per tutti che richiede quindi lo sforzo di avere un maggior senso critico verso le proprie procedure aziendali, una maggior conoscenza delle stesse e che viene tutelato dalla collaborazione di un partner tecnico certificato in grado di fornire le soluzioni tecnologiche adatte al contesto.
9· In caso di interruzione di un servizio, di anomalie sulla tua infrastruttura informatica, cosa suggerisci di fare?
È fondamentale prevenire ed essere preparati per situazioni del genere. Conoscere nel dettaglio i processi produttivi aziendali e aver redatto un efficace disaster recovery plan sono due elementi fondamentali per garantire la business continuity.
10· Perché è importante investire in un datacenter ed in una rete network performanti?
Datacenter e rete sono le fondamenta stesse per il funzionamento di una infrastruttura informatica. E sappiamo tutti quanto ormai questi strumenti siano utili all’interno di ogni azienda. Comprereste mai una casa sapendo che ha fondamenta non stabili? Immagino di no, perché allora appoggiare una cosa così importante come la propria infrastruttura informatica su delle basi non buone?
La chiave di svolta è “Considerare l’IT come un’opportunità e non più come un costo”. Essere più avanti rispetto i concorrenti nel processo di digitalizzazione e informatizzazione ha ripagato in passato e continuerà a farlo anche in futuro. Allo stesso modo sapere che gli strumenti informatici aziendali stiano funzionando nel miglior modo possibile è fondamentale per poter garantire un servizio di qualità.